Oggi, come potete intuire dal titolo, sono qui per presentarvi queste due scrittrici che, a mio avviso, hanno avuto una bellissima idea in merito alla scrittura. Come anticipato, Mara e Antonella hanno scritto una serie di libri 'Le trame di Bea', che sono il prodotto di un progetto culturale-letterario. Vi riporto le loro parole..I nostri libri sono romanzi che si ispirano alle storie e monumenti delle nostre terre (terre colleonesche). Il nostro intento è creare turismo solleticando l'interesse della gente verso i nostri luoghi tramite la lettura di romanzi che hanno elementi romantici, storico e avventuroso. In allegato trovi i testi e le copertine dei primi due romanzi, il primo pubblicato è il dipinto; il secondo edito un anno dopo sempre da Alterego Edizioni è la santella.
«Un po’ d’acqua».
«Presto, un medico!».
«Alzatele le gambe...chiamate qualcuno!».
Cosa succede? Perché urlano tutti? Dove sono...o mio Dio!!! Perché mi guardano tutti? Perché sono stesa a terra e la sposa?! La sposa? Certo è il giorno del matrimonio di Giorgia e io sono sdraiata a terra, le sto rovinando il momento più importante della sua vita...non me lo perdonerà mai! Ma un momento. Torniamo a noi. Perché sono adagiata a terra? Qualcuno mi parla: «Come stai cara? Stai meglio?». Sento un altro che consiglia alla gente di allontanarsi in modo che mi arrivi più aria, ma come previsto succede che ti trovi cento occhi puntati addosso e di aria nemmeno un filo...non parliamo poi del solito fenomeno che ti chiede: «Quante sono queste?» mostrandoti tre dita a un centimetro dagli occhi.
«Sto bene, sto bene!» rassicuro tutti alzandomi da terra...
ESTRATTO:
Eccomi: ora non sono più studentessa di Economia ma sono iscritta alla Scuola di Giornalismo.
Vi aspettavate Storia o Storia dell’arte? Invece no! Ho scelto giornalismo perché, come ho già detto, la storia non fa proprio per me. Non mi districo bene tra date, re e regine; a me piace raccontare le storie e chi meglio di una giornalista potrebbe farlo? Non che sia tutto rose e fiori, ma adesso quello che faccio mi piace molto e ho un obiettivo che, quando frequentavo Economia, non avevo.
Ora, se dovessero chiedermi come mi vedo tra vent'anni, non esiterei a rispondere: felice mentre scovo e racconto le storie “perdute”. L’unico problemino è che anche Paolo frequenta Giornalismo e purtroppo ha frainteso questa mia scelta; non si è dato per vinto, spera ancora in una possibile relazione tra noi due.
Beh che cosa ne pensate di quest'idea? Io credo che sia davvero una bella trovata e spero che anche voi la pensiate come, quindi facciamo conoscere queste due scrittrici più che possiamo!
Un bacione e alla prossima,
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