giovedì 7 aprile 2016

SPECIALE INTERVISTA alla scrittrice Valeria Luzi!

Ciao a tuttiii!Ho avuto, anche questa volta, la bellissima opportunità di poter fare qualche domanda ad un'altra delle scrittrici che seguo molto e di cui giustamente ne ho letto i libri. Sto parlando di Valeria Luzi!
"Scrittrice, giornalista, blogger, sceneggiatrice e chi più ne ha più ne metta.." si definisce. Ho letto e apprezzato molto i suoi libri, 'Ti odio con tutto il cuore' uscito nel 2013 e 'Mi manchi troppo per dimenticarti' uscito nel 2015.
Ma ora passiamo alla sua breve intervista che sono felice di poter condividere..


1) Quando ti viene l'ispirazione qual è la prima cosa che fai? Prendi ispirazione anche da altri libri?
Leggere è fondamentale per chiunque, per uno scrittore ancora di più perché, oltre a godere della lettura, può migliorare nella scrittura e nell’arte di raccontare una storia. Io prendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda, storie mie o di amici, libri, film, giornali, canzoni, viaggi, conversazioni ascoltate per caso al bar… insomma qualsiasi cosa può far accendere la lampadina. A quel punto, di solito butto subito giù l’idea, chiamiamolo soggetto, che nei mesi successivi amplierò fino a raggiungere la forma compiuta di un romanzo. Appena mi viene in mente il titolo, invece, corro a cercarlo su google per vedere se esiste già un libro che si intitola così. Quando ho scoperto che nessuno aveva ancora utilizzato “Ti odio con tutto il cuore”, ho iniziato a saltare per tutta casa perché era un titolo assolutamente perfetto per il mio libro.

2) Qual era il tuo scrittore o scrittrice preferito/a durante l'infanzia? E ora?
Sono troppi gli autori che apprezzo e che mi hanno insegnato tanto. Mi vengono in mente Italo Calvino, Oscar Wilde, Gabriel Garcia Marquez. Dall’infanzia ricordo il “Libro Cuore”, che mio padre ci leggeva prima di andare a dormire, “Piccole donne”, “Il richiamo della foresta”, “Il buio oltre la siepe” e tanti altri classici con cui ho avuto il privilegio di formarmi.
Di italiani contemporanei apprezzo molto Pennacchi, De Carlo, Gramellini, Mazzantini e Gamberale.
Per quanto riguarda il mio genere, cioè il rosa, Anna Premoli mi è stata di enorme ispirazione, oltre al mito inarrivabile Jane Austen.
Per la stesura del mio nuovo romanzo, più autobiografico, ho preso come modello “Mangia, prega, ama” di Elizabeth Gilbert e spero proprio di avvicinarmi alla sua bravura.

3) Ti rivedi in qualche personaggio dei tuoi libri?
C’è un po’ di me in ogni mio personaggio, infatti, mi ritrovo molto in entrambi i protagonisti di “Ti odio con tutto il cuore”. Le insicurezze, le paure, l’insoddisfazione e il carattere impulsivo di Susi sono parti di me, che in lei arrivano ai vertici. Ma allo stesso tempo dentro di me ritrovo anche la sicurezza, il fascino e l’atteggiamento da padrone del mondo di Mike. Il loro rapporto rispecchia ciò che ho sempre provato verso me stessa: odio e amore, bianco o nero, senza nessuna sfumatura di grigio.

4) Da dov'è nata la tua passione per la scrittura? 

Sono sempre stata molto curiosa, molto attratta dagli altri e dalle loro storie. Ma pur amando profondamente la vita, spesso ho avuto paura di viverla, quindi preferivo mettere un filtro tra me e la realtà. Leggere mi permetteva di vivere senza impegnarmi in prima persona e la penna diventava la bacchetta magica con cui potevo far accadere ciò che più desideravo.
Ho iniziato a scrivere a tredici anni perché, quando lo facevo, ero felice e la mia vita aveva un senso.

5) Se si può sapere...c'è qualche nuovo libro in programma?
Certo che si può sapere. Sono tuttora impegnata nella difficoltosa stesura di una storia davvero emozionante e avvincente. La mia storia. La storia di come sono riuscita a superare vari problemi psicologici, attraverso la psicoterapia, e di come la vita mi ha premiato per essermi presa cura di me stessa. Sento la necessità di raccontare questa storia per aiutare chi come me ha sofferto e soffre, per dare una speranza e per abbattere i pregiudizi, purtroppo ancora esistenti, sulle malattie mentali.
Ovviamente anche in questo libro non potrà mancare una meravigliosa storia d’amore, innanzitutto verso se stessi e poi verso gli altri.

6) Un consiglio che ti senti di dare ai giovani scrittori o a coloro che magari vorrebbero intraprendere questa carriera ma sono insicuri?
A chi sogna di diventare scrittore consiglio di leggere tantissimo, specialmente i classici e i bestseller, laddove possibile seguire un corso di scrittura creativa, un master, prendere una laurea in lettere, insomma, fare di tutto per raccontare nel migliore dei modi le proprie storie. Quando mi imbatto in belle storie scritte male, mi piange il cuore perché è vero che il talento non si può insegnare, ma la grammatica e le tecniche di scrittura possono e devono essere studiate e imparate.
Un medico studia dieci anni prima di curare una persona, credo che uno scrittore debba profondere altrettanto impegno prima di prendere la penna in mano. Come diceva Seneca : “Il successo avviene quando la preparazione incontra l’occasione”.
Per quanto riguarda l’occasione, nessuno busserà alla vostra porta chiedendovi il libro nel cassetto, quindi consiglio agli aspiranti scrittori di buttarsi e di perseverare perché la gavetta è lunga e piena di insidie. Ma quando si vede il sole, dopo tanta pioggia, sembra ancora più bello.

Ahimè siamo arrivati alla conclusione di quest'intervista. Devo dire che leggendo le sue risposte mi sono ritrovata ad annuire ad ogni sua frase: tutto quel che ha detto lo condivido pienamente (anche io come Valeria adoro Anna Premoli!). Penso che le sue risposte possano essere un buon esempio per tutti coloro che amano leggere e scrivere..per chi ama, come lei, esprimersi attraverso la scrittura. Non vedo l'ora di poter leggere questo nuovo libro di cui parla quindi..in bocca al lupo Valeria e grazie ancora per questa bellissima opportunità che mi hai dato!

Bacioni!



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