giovedì 9 marzo 2017

PASSIONE BICI: ALCUNI LIBRI PER CHI AMA LE DUE RUOTE

Buongiorno angioletti belli!
Oggi mi sono svegliata con un'idea particolare per il blog e pensando e ripensando, da casa a lavoro, ho dato forma a questo simpatico punto. Dato che di libri ce ne sono a non finire e sopratutto dei più disparati temi, ho deciso che ogni tanto condividerò per voi qualche libro che tratta di una stessa questione, ma non i soliti romanzi, fantasy ecc..intendo libri che parlano di oggetti, posti specifici, abitudini e così via. Libri che magari non conoscevamo o non pensavamo esistessero su quella determinata cosa.
La protagonista di oggi, come avrete sicuramente dedotto dal titolo, è la nostra cara bicicletta. Da piccoli la usiamo spesso e ci facciamo tanti di quei giri che, poverina, la sfiniamo e qualche volta ahimè, le facciamo qualche graffio. Col tempo la si dimentica oppure no, ma rimane comunque una parte della nostra adolescenza. Ed eccovi qui, alcuni libri che ho trovato nei quali si parla proprio di lei..

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COMPRATEVI UNA BICICLETTA! di FEDERICO DEL PRETE
TRAMA: Un motociclista convinto si trasferisce da Roma a Milano e si converte alla bicicletta. Partendo dalla propria esperienza e dal confronto dei vizi e delle virtù sulla mobilità delle due metropoli, Federico Del Prete indica che una nuova via è possibile: affrancarsi dall'uso compulsivo della macchina e abbracciare in modo liberatorio e costruttivo la mobilità ciclistica; scrollarsi di dosso definitivamente le sempre più pesanti spese per l'automobile e investire molti meno soldi in una bicicletta solida ed efficiente. Con stile ironico, spesso dissacrante, dando voce a divertenti sketches "on the road" raccolti sia dalla diretta esperienza sia dai fatti di cronaca, Del Prete mette a nudo i paradossali comportamenti che regolano la mobilità individuale nelle grandi città. Questo libro è la dimostrazione di come l'uso indiscriminato della viabilità a motore non sia più sostenibile e appartenga a un mondo ormai vecchio. È ora di cambiare.
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RACCONTI DI BICICLETTA di VITTORIO PESSINI
TRAMA: Il libro affronta un tema mirato: i racconti di bicicletta nella letteratura italiana del Novecento. In questo ambito l’autore non ha puntato a un’analisi completa e onnicomprensiva, ma ha scelto undici scrittori. Pessini, come se partecipasse a una Coppa del Mondo di calcio, ha messo insieme undici campioni. Nella sua squadra ciascuno dei giocatori incarna una virtù. Oriani la fede. Guerrini la libertà. Campanile il sorriso. Pratolini l’entusiasmo. Pavolini la passione. Gatto l’estasi. Buzzati il mistero. Testori il tormento. Venturi la resistenza. Brera la competenza. Anna Maria Ortese la ritrosia. Si gioca all’italiana, naturalmente. Oriani è il portiere. Brera, per contrappasso, il libero; Pavolini lo stopper. I terzini fluidificano felici. Quei due favolosi mediani creano. Le ali spaziano. E l’ala destra arriva ai confini del cielo, alla metafisica. Mentre l’ala sinistra, come Corso, resta sulla fascia, donna, mancina e maledetta. Testori tesse e segna, come Di Stéfano. Venturi ricama come Rivera, alessandrino. Non serve l’aiuto del “signor Bomba”. La squadra è formidabile. 
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CIÒ CHE CONTA É LA BICILETTA di ROBERT PENN
TRAMA: Senza dubbio il più popolare mezzo di trasporto nella storia, la bicicletta è una delle più grandi invenzioni dell'umanità. Robert Penn ci va da quando ha memoria, ci ha anche fatto il giro del mondo. Tuttavia, nessuna delle innumerevoli due ruote che ha posseduto è riuscita a incarnare fino in fondo questa sua autentica devozione. E il momento di farsi fare una nuova bicicletta, un gioiellino costruito su misura in grado di riflettere appieno lo stato di grazia in cui si trova mentre pedala, quello di "un comune mortale in contatto con gli dèi". "Ciò che conta è la bicicletta" è viaggio nella progettazione e nella costruzione della bici dei sogni. Da Stoke-on-Trent, dove un artigiano gli cuce addosso un telaio fatto a mano, alla California, patria delle mountain bike, dove nel retro di un anonimo negozio Robert assiste alla nascita delle ruote, passando per Portland, Milano e Conventry, culla della bicicletta moderna, è il racconto di una storia d'amore. E già che c'è, pezzo dopo pezzo, Penn coglie l'occasione di esplorare la cultura, la scienza e la storia della bicicletta, per narrarci come abbia cambiato il corso della storia dell'uomo: dall'invenzione del "cavallo della gente comune" al suo ruolo nell'emancipazione della donna, fino al fascino immortale di Giro d'Italia e Tour de France. Ecco perché pedaliamo. Ecco perché questa macchina così semplice rimane al centro della nostra vita oggi.
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L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA BICICLETTA di CLAUDE MARTHALER
TRAMA: C'è chi sogna una bici galleggiante, una casa a pedali, una bicicletta leggera che voli nell'aria; c'è chi monta in sella e non torna più, come Heinz Stücke, ormai una leggenda vivente per tutti i cicloviaggiatori; c'è chi partorisce pedalando, e fermandosi dove sente il richiamo della natura; c'è chi fa della bici la sua salvezza, adattandola alla propria invalidità; c'è chi viaggia con tutta la famiglia, per un'esperienza totale e una scuola di vita; c'è chi guarda il mondo attraverso i raggi, fotografandolo o raccontandolo pedalando; c'è chi mena i pedali per lavorare, nel traffico caotico del Cairo, di Città del Messico, o spingendo a fatica nell'aria rarefatta del Tibet...Il mondo della bicicletta è fatto di esploratori, sognatori, lavoratori, non soltanto di sportivi e "fissati" preoccupati solo di lucidare il mezzo, di migliorare le proprie prestazioni. Claude Marthaler, ciclonauta svizzero che ha al suo attivo un giro del mondo e tanti viaggi ed esperienze a pedali, ci racconta i personaggi che ha incontrato durante il suo errare a due ruote, alle prese con l'insostenibile leggerezza della bicicletta.
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NOI SIAMO IL TRAFFICO di CRITICAL MASS 
TRAMA: Cos'è critical mass? Da Wikipedia: la massa critica (spesso chiamata col termine inglese critical mass) è un raduno di biciclette che, sfruttando la forza del numero (massa), invadono le strade normalmente usate dal traffico automobilistico. Se la massa è sufficiente (ovverosia critica), il traffico non ciclistico viene bloccato anche su strade di grande comunicazione, come viali a più corsie. Nonostante questa descrizione, la massa critica è un fenomeno di difficile definizione, trattandosi di evento spontaneo privo di struttura organizzativa formalizzata. Il fenomeno si è sviluppato, a partire da San Francisco dove nel 1992 si svolse la prima critical mass, in molte grandi città e consiste in appuntamenti convenzionali ("coincidenze organizzate") di ciclisti che attraversano insieme tratti di percorso urbano in sella ai loro mezzi. Il movimento Critical Mass, ormai ventennale, è sviluppato in tutto il mondo. Anche in Italia ogni città ha il suo gruppo che organizza periodicamente raduni in bicicletta per rivendicare il diritto alla circolazione sicura delle biciclette, contro il predominio delle automobili e per una città vivibile, percorribile e più sana. Perché andare in bicicletta? Perché? Non inquini, perché fai prima e perché ti fa bene.
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CONFINI BLU di EMILIO RIGATTI
TRAMA: Queste sono storie di lentezze ed esplorazioni sul filo dei confini: le unisce il colore blu del cielo e dell'acqua, il ritmo lento del passo, del pedale o della pagaia e lo spirito della soglia che hanno nel sangue i nordestini. Dal Friuli alla Slovenia, dalla Venezia Giulia alla Dalmazia, Emilio Rigatti monta in sella, dà colpi di pagaia, cammina. Il suo è un viaggiare consapevolmente, nel mondo ma a bordo di se stesso, "macchina" a ossigeno e a energia umana. Pedalando ci racconta il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia; a bordo del suo kayak fila sul ricamo delle onde e colma la distanza da Trieste a Zara; ascoltando il battito dei suoi piedi insegue il corso dell'Isonzo dalla sorgente al mare; sul filo del respiro, calpesta il suolo con l'andatura del maratoneta, ruminando pensieri e ricordi, campi e balconi. Va a basso ritmo, lo sguardo acuto, la sensibilità slow che si accende di curiosità e fiuta il vento dei ricordi e delle storie. Le sue erranze raccontano incontri e scontri nel corso di un andamento lento che regala momenti di avventura pura, lontana dai fasti televisivi e dalle dinamiche del mondo globalizzato.
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Cosa ne pensate di questi primi libri? E credetemi se vi dico che ce ne sarebbero taaanti altri! 
Io ho sempre adorato la bici e ogni tanto, quando il tempo me lo permette, vado a farmi qualche giretto qua e la. 
Non voglio di certo annoiarvi con le mie storie ahaha quindi vi saluto e ci vediamo al prossimo post!
 
 

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