Ciao a tutti!
Oggi sono tornata con un bellissimo post per voi.
Mi è sempre piaciuto poter fare interviste alle persone, che siano conosciute o meno..ed eccomi qui proprio per proporvi una delle mie interviste più importanti finora e per la quale non finirò mai di ringraziare la scrittrice che ho appunto ''intervistato''. Si l'ho messo tra virgolette perchè tra impegni miei e suoi (il lavoro chiama ahaha), siamo riuscite a sentirci mooolto saltuariamente per accordarci, ma alla fine eccoci qua! Ma passo subito a presentarvela..
Lei è Manuela Pigna e devo dire che per me è stata una bella scoperta perchè girando su Amazon in cerca di un libro che mi catturasse, passando libri su libri, alla fine mi sono fermata sul suo 'Training in love' che mi ha incuriosito soprattutto per la storia che racconta.
Inutile dire che ho divorato il libro nel giro di pochi giorni e se volete saperne qualcosina in più basta che andate nella mia sezione 'libri' e potrete trovare la recensione fresca fresca di pochi giorni. Ora sto leggendo pure 'Che dio me la mandi buona' e vi racconterò la mia impressione con la prossima recensione.
Ed ora passiamo alle sue risposte che immagino starete aspettando dall'inizio del post ahahah. Voglio prima puntualizzare che è stata davvero una fantastica opportunità per me e mi ritengo molto fortunata per tutto ciò..poi lei è stata molto cortese e simpaticissima con me..Se leggerai, grazie Manu!!
1) Quando le viene l'ispirazione qual'è la prima cosa che fa? Prende ispirazione anche da altri libri?
Quando mi viene un'idea che mi ispira una storia la scrivo subito nel taccuino delle idee e anche in una cartella apposita nel pc. Ho idee lì da anni, alcune sono iniziate, altre mezze fatte, il problema è che a volte subentra una nuova idea che voglio cominciare subito ed ecco perché in tutti questi anni ho finito solo due romanzi. :P
L'ispirazione mi può arrivare da qualsiasi cosa: un sogno, una conversazione con qualcuno, da qualcosa vissuto da qualcuno che conosco, dalla musica e anche da altri libri, sicuramente. Non come copiatura, sia chiaro, ma magari un dettaglio mi fa venire in mente qualcosa o semplicemente penso a come avrei sviluppato io lo stesso tema. Questo per esempio è il caso di "Training in love": avevo letto un libro in inglese di una ragazza in sovrappeso che si innamora del suo personal trainer, e per tutto il tempo nella mia mente recriminavo; recriminavo sui dialoghi, sui pensieri della protagonista, sugli atteggiamenti di lui, un po' su tutto, finché non ho deciso di scrivere la mia storia partendo dallo stesso punto di partenza, e ne è venuto fuori qualcosa di completamente diverso da quel libro.
2) Ci sono canzoni che l'hanno ispirata nel suo lavoro di scrittrice?
Sì, la musica mi aiuta tantissimo. Alcune canzoni le sento in modo particolarmente viscerale, mi fanno provare delle emozioni, e allora comincio a pensare ad una storia mentre ascolto quella canzone e sento quell'emozione. In questo modo "lego" una canzone (o più canzoni) a quella storia e ogni volta che poi torno a scriverla, per prima cosa ascolto la canzone in modo da "entrare in quello stato d'animo", e poi riprendo a scrivere da dove avevo lasciato. La canzone portante di "Che Dio me la mandi buona" è Everlong, in versione acustica, dei Foo Fighters, mentre quella di "Training in love" è Demons degli Imagine Dragons.
3) Durante la sua adolescenza quale scrittore preferiva? E ora?
Durante l'adolescenza ho scoperto Jane Austen e Charlotte Bronte e mi si è aperto un mondo nuovo, prima di loro leggevo principalmente fantasy. Oggi direi che la Austen rimane ancora una delle mie autrici preferite, ma se ne sono aggiunte molte altre a causa delle montagne di libri che ho letto nel frattempo. Per farti un altro nome direi Laura Kinsale, un'autrice purtroppo poco tradotta in italiano, ma che considero inarrivabile.
4) Si rivede in qualche personaggio dei suoi libri?
Beh, Viola praticamente sono io, quasi al 100%, mentre Olivia ha tutto il mio rapporto estremamente problematico col cibo, ma non sono mai stata così profondamente insicura, né ho vissuto certe brutte esperienze che ho fatto vivere a lei. Le mie amiche poi mi hanno detto che c'è un po' di me anche in Linda.
5) Dov'è nata la passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata con la mia nascita insieme alla passione per la lettura, non scherzo! Ero piccolissima quando ho cominciato a leggere, avevo solo 4 anni e praticamente ho imparato da sola. Volevo continuamente leggere storie, da lì è scaturita naturalmente la voglia di crearne di mie e così facevo.
6) C'è già un prossimo libro in preparazione?
Ce ne sono due in realtà. C'è il libro di Nic Bonaventura, un libro sfortunato che ho già iniziato da zero per ben due volte, ma non mollo, la terza sarà la volta buona! E poi ce n'è un altro nuovo che ho iniziato prima di partorire (ho avuto due mesi fa il mio secondo bimbo :)) e che ho appena ripreso in mano, ma è talmente ancora in fase embrionale che non posso dirti niente, potrei stravolgerlo completamente da qui a quando lo farò uscire. Ti dico solo che mi sta piacendo da impazzire e mi diverto moltissimo a pensare a loro e alla loro storia. :)
Che dite, vi ha incuriosito almeno un pochino -ino -ino? Se vi interessano i suoi libri li potete trovare tranquillamente su Amazon a un prezzo davvero misero e vi lascio qui di seguito i link diretti --> Training in Love e Che Dio me la mandi buona...
Spero che questo post vi sia piaciuto e spero soprattutto di avervi fatto conoscere una nuova scrittrice di cui spero si sentirà ancora parlare perchè secondo me merita molto.
Un bacione
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